Guardare avanti!

 Sono ormai mesi che viviamo fra moltitudini di delusi, affranti, pessimisti, scoraggiati e chi più ne ha ne metta. È una spirale maledetta e, devo ammetterlo, mi ci sono ritrovato pure io: una forza incredibile, che ti tira verso il fondo come un mulinello nel mezzo della corrente. Cerchi di aggrapparti ovunque, ma gli appigli sono saponette bagnate. Le bracciate diventano veloci affannose: o sei preparato oppure cedi e scompari nelle profondità più buie.

Le mie bracciate sono state violente e scomposte ma pian piano mi sono trascinato ai bordi del vortice e ho iniziato a nuotare nel mare della mia mente. Da solo, con me stesso, con le mie paturnie, i miei pensieri. Ho guardato in fondo a me stesso, riscoperto chi sono e chi voglio essere.
Un esperienza difficile che può distruggerti definitivamente.
Poi dal fondo ho iniziato a guardare in alto, poi fuori e finalmente AVANTI. Non c'è alternativa, devi scegliere: o con chi va AVANTI, o con chi resta indietro.
Ho dovuto isolarmi per ritrovarmi, e come ha detto recentemente l'amico Attilio, ascoltare quel bel suono del silenzio, che non è il nulla, anzi è il TUTTO!
Serve un luogo intimo che, anche se a molti apparirà strano, sarà sempre e solo nostro.
Senza fattori di distrazioni e disturbo ritorni a sentire te stesso e allora sei pronto, di nuovo, a GUARDARE AVANTI.