... alla scoperta della mia vita !

Ognuno di noi è unico. Veniamo da storie diverse, da percorsi educativi e formativi diversi , ma tutti partiamo dallo stesso punto: la nostra nascita. Qualcuno ha avuto più fortuna, qualcuno ne ha avuta meno. Io mi ritengo fortunato, molto fortunato! Posso esprimere i miei pensieri e il mio essere uomo liberamente. Scoprire, sperimentare, applicare, fare, rifare, confrontare, in una parola: "crescere", diventare più grande, per naturale e progressivo sviluppo. Qui trovate dove sono arrivato ad oggi.

mercoledì 21 marzo 2012

Made in Steel trasloca: occasione persa

Raccoglitore di ferro - Foto di Mosè Ferrari
Made in Steel trasloca, lascia la natia Brescia per approdare negli ampi spazi milanesi.
Giubilo per la crescita della "creatura" o ennesimo fallimento del sistema territorio.
A mio parere: ennesima occasione persa.
Made in Steel non é una vera "fiera" é un workshop.
Non ci si andava per vedere l'esposizione dei prodotti ("ol fer l'è fer") ma per parlare e far parlare di acciaio e per questo servono spazi di incontro non espositivi.
Poteva nascere qualcosa di veramente speciale per la città...


Serviva secondo me un contenitore culturale che affiancasse il tutto, per far crescere platea e attori.
Per due anni, in collaborazione con gli amici Mario e Corrado, abbiamo proposto al mondo dell'acciaio bresciano Steel Day Brescia. Lo avevamo proposto anche a Made questo contenitore ma probabilmente non siamo stati chiari o qualcuno non ha voluto capire.

Poteva nascere in sinergia un evento che interessava l'intera città ....la cittá poteva diventare la capitale europea dell'acciaio!!! Sotto tutti i punti di vista, non pensiamo solo e sempre alla produzione!
Immaginate una cittá in festa per l'acciaio, con eventi, feste, concorsi, esposizioni, mostre, artisti, workshop.
Una festa in ogni angolo e spazio cittadino: questo sarebbe stato un vero "Brescia in Steel"
Una settimana di festa... come Mantova con i libri, Milano con il Design, Venezia con l'architettura...

Peccato! Tutto finirá nel solito carrozzone delle "fiere inutili" relegate nei padiglioni di aree fieristiche lontane, ben servite ma che attirano solo addetti ai lavori in clausura, che non fanno cultura e non generano nuovo mercato.

Per Brescia perdere una tre giorni di clausura ai bordi dell'autostrada é forse un bene, perdere un occasione di turismo, lavoro, cultura e impresa invece é molto grave. Peccato, davvero un gran peccato!

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